La vera povertà quella dell’animo e della mente

“Mamma la senti anche tu questa puzza di povero”

(Vittoria 14 anni, mia figlia)

La domanda non mi spiazza, so a cosa si sta riferendo.

Vittoria sta osservando una coppia, avranno 50anni, stanno acquistando una borsa di Gucci.

La borsa potrebbe costare qualsiasi cifra, per loro il prezzo non è un problema perché, come tengono a far sapere al gentilissimo commesso, il suo stipendio, LORO, se lo spendono durante l’aperitivo.

La puzza da povero non ha non ha nulla a che vedere con il denaro e con le cose materiali, la puzza da povero è un modo d’essere, uno stato dell’anima.

Le persone che puzzano di povero sono quelle che:
– sembrano sempre affamate, vogliono tutto per loro e per tutto intendo oggetti, animali,persone;
– ogni cosa ha un prezzo, persone e sentimenti compresi;
– devono far vedere e devono convincersi che Loro possono comprare tutto;
– vengono invitate agli eventi perché hanno un determinato ruolo sociale o perché c’è un interesse economico ma non diventano mai ospiti restano sempre invitati;
– hanno molto denaro offrono a sproposito non per generosità ma per strafottenza facendolo notare.

La classe e la nobiltà d’animo sono l’unica soluzione per far sparire il tanfo di povero ma, la classe e la nobiltà non solo non sono in vendita ma non si possono nemmeno imparare.

Totò diceva: Signore si nasce ed io lo nacqui, modestamente!

Se anche voi nasceste Signori non lo siate troppo con quelli che puzzano di povero, portate con voi una molletta per la biancheria, vi consentirà di stare con loro, di concludere i vostri affari ma ci sarà il rischio di abituarsi alla loro puzza!

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