Sto bene con la mia compagna ma preferisco l’erba più verde.

​Gli anni passano velocemente ma il fatto che passino per tutti non è una gran consolazione perché il viso sciolto è il mio, come mie sono anche queste specie di ali che mi penzolano dalle braccia ogni volta che saluto sbracciandomi, dandomi l’impressione di essere una panna cotta su un piattino troppo piccolo.

Non posso lamentarmi, ma il mio praticello non è più così verde. A dirla tutta quelle margherite che una volta riempivano il verde prato oggi stanno lasciando spazio a funghi ed ortiche che pungono talmente tanto che se le togli a mani nude ti gratti per due settimane.

Come dare torto dunque agli uomini che preferiscono il praticello più verde? D’altronde chiedete a qualsiasi donna se preferisce una quercia millenaria che dà “protezione” o un bel fico, giovane e che regala meravigliosi frutti a profusione.

Non c’è partita tra il verde sottobosco ed il verde brillante.

Ma ora che abbiamo questa tonalità di verde sempre più scuro cosa si fa?

Non affanniamoci, non rincorriamo situazioni che non ci appartengono più, valorizziamo il nostro prato.

Impariamo a sorridere, ad essere leggeri, che non significa essere superficiali, non facciamo tragedie per nulla e non arrovelliamoci per ogni questione. Impariamo invece a dare ad ogni cosa il giusto peso, solo così potremo risplendere, perché sono convinta il verde brillante non sia solo frutto di un sedere sodo o di una fronte spianata, ma sia il frutto di una corretta illuminazione.

Ps: Le ortiche, se colte correttamente, possono essere utilizzate per fare dei risotti dal sapore deciso e particolare…prova a fare il risotto con le margherite!

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